L’Italia è ripartita alla grande

Scherma - L'Italia è ripartita alla grande

Il primo fine settimana di Coppa del Mondo è stato ricco di soddisfazioni per l’Italia. Sette podi complessivi e due vittorie, Ma anche talenti che potrebbero essere finalmente esplosi e atleti ritrovati.

 

Sette piazzamenti complessivi sul podio con due vittorie a impreziosire il primo fine settimana internazionale per la scherma azzurra. In attesa che anche le fiorettiste, uniche a non scendere in pedana nel ricco super weekend inaugurale, possano a dicembre entrare in azione, l’Italia della scherma fa la conta dei metalli e guarda con assoluto ottimismo al proseguo della stagione.

Spadiste sugli scudi

Le protagoniste assolute della scena sono state senza ombra di dubbio le spadiste. A Tallinn le ragazze di Dario Chiadò hanno fatto piazza pulita vincendo tanto la prova individuale grazie a una strepitosa Alberta Santuccio sia la prova a squadre con un quartetto rimaneggiato rispetto al solito. A ventotto anni la catanese sembra essere entrata in una nuova dimensione: nel giro di pochi mesi ha messo due tacche nel suo palmares vincendo a Budapest e a Tallinn e soprattutto ha dimostrato in Estonia di essere più forte anche di una condizione fisica non al top. Alberta ha saputo stringere i denti e non mollare mai nemmeno quando gli assalti sembravano essere se non compromessi perlomeno messisi in salita e alla fine ha portato a casa il bottino pieno. Fra le note positive della giornata di sabato anche la finale a otto centrata da Nicol Foietta. La toscana, che sul finale della scorsa stagione era stata frenata da un infortunio al polso, ha disputato in Estonia una gara di spessore, fermandosi solo contro la campionessa del Mondo Song Sera a un passo dal podio meritatissimo. A squadre è invece arrivata la conferma, qualora ce ne fosse bisogno, della “profondità della rosa” a disposizione del ct. L’affidabilità e la solidità di Giulia Rizzi non sono certo cose che si scoprono oggi, positiva seppur con qualche difficoltà Roberta Marzani.

La sciabola femminile riparta da Algeri!

Che sia arrivato finalmente il momento dell’esplosione di Michela Battiston? Domanda più che legittima dopo la splendida gara firmata dalla friulana nella giornata di venerdì, che le è valso il secondo posto ad Algeri. L’azzurra ha surfato alla grande in un tabellone tutt’altro che facile, iniziando in mattinata con la francese Caroline Queroli e arrivando a giocarsi la vittoria contro una delle atlete più in forma del circuito, ovvero la spagnola Lucia Martin Portugues, dopo aver battuto un’altra transalpina, Sara Balzer. Da Algeri, Nicola Zanotti può portarsi a casa altre belle notizie. A partire dalla solidità del quartetto (con la novità Chiara Mormile proprio al posto di Battiston), arrivato a una sola stoccata dalla vittoria nella prova a squadre, a una Martina Criscio apparsa in grande spolvero. Sesta piazza per la foggiana nella prova individuale con tanto di scalpi prestigiosi di Olga Kharlan e Misaki Emura e una solida gara a squadre dove ha avuto il delicato compito di chiudere ogni assalto.

Michela Battiston ad Algeri è stata protagonista di una grande gara. La sua esplosione definitiva potrebbe essere un’arma in più per l’Italia della scherma (Foto: Pavia / #BizziTeam)

Garanzie

Non hanno tradito le attese i fiorettisti. A Bonn è arrivato il secondo posto di Alessio Foconi nella prova individuale e il medesimo piazzamento nella prova a squadre. A voler cercare il pelo nell’uovo, peccato per la falsa partenza nella finale contro gli Stati Uniti, volati sul 15-3 al termine della prima tornata. “La prossima volta saremo più affamati” ha commentato lo stesso Foconi dopo la gara. La banda degli imbattibili, quella che l’anno scorso ha dominato in lungo e in largo, medita già il proprio riscatto. Avversari avvisati. Cambiando arma, alla voce “garanzia” non può non essere annoverato Luigi Samele. A 35 anni il foggiano è ancora grande protagonista e si regala un bellissimo secondo posto confermando il suo feeling con Algeri.

Giù dal podio ma felici

Malgrado non siano riusciti a raggiungere un posto sul podio, è stato molto positivo anche il fine settimana a Berna degli spadisti. Tre azzurri nei primi otto della competizione individuale, che contava oltre 300 iscritti e in cui tanti nomi importanti sono usciti di scena subito, sono stati un bel segnale. Si è poi rivisto dopo tanto tempo il miglior Enrico Garozzo, arrivato a una sola stoccata dalla “zona medaglie”, Valerio Cuomo ha ben tirato e Federico Vismara si conferma atleta costantemente da prime posizioni. La gara a squadre si è chiusa al quarto posto, ma c’è stato un punto della giornata in cui sembrava che le cose potessero volgere al peggio: nel match contro la Colombia agli ottavi, infatti, gli azzurri si sono trovati sotto anche di 12 stoccate. Bravi Cimini, Di Veroli, Cuomo e Santarelli a trovare la giusta reazione, ribaltare le sorti dell’assalto e poi prendersi d’autorità al turno successivo la sfida contro i padroni di casa della Svizzera. Peccato per la semifinale contro la Corea e la finalina contro l’Ungheria, sfuggite di mano dopo altrettanti match giocati a lungo punto a punto.

Arrivederci a dicembre

Archiviato il più che positivo esordio, l’Italia della scherma guarda ora ai prossimi impegni. Si torna in pedana a dicembre, quando debutteranno anche le fiorettiste. C’è da chiudere al meglio un anno, il 2022, ricco di soddisfazioni per poi pensare al 2023, con il via al percorso verso Parigi 2024 e i Mondiali di Milano.

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Foto: Bizzi Team

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